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Cronaca semiseria di un festival... a cura di Rocco Verrascina

lunedì 5 settembre 2011


Esco dalla doccia...i piedi inzuppati corro a rispondere al telefono. E' Bruno.
-oh?
-oh!
Allora ci sei ?...Se vieni un giorno prima è meglio.
Siamo alla vigilia...la seconda edizione del Pollino Teatro Festival incomincia tra un giorno...e quest'anno coincide con la fine dei miei campi di lavoro estivi...( niente a che vedere con Mauthausen…!)..Giusto il tempo di preparare il borsone e parto.
Non senza aver prima osservato con una certa apprensione-estraneazione-commozione e gratificazione…che l'acqua in cui galleggiano i miei 43 non è un misto di saponificazione e H2O.. o non solo...è quella che scorre, decalcificata pure ma scorre impietosa, dal condizionatore dell'albergo.
Tempo un'ora e staccano tutto. E qui si muore...io me la cavo.. penso...ma penso pure che faccio pena...parlo di ambiente e poi non riesco a fare a meno del fresco...e la mia bella particina la faccio anch'io nello scioglimento dei ghiacciai.
Se mi metto a pensare al rame, al diesel, al litio, alle onde acustiche al pesce in tavola che amo cucinare e mangiare!! beh…chiedo a Deneb tramite Zeus stesso se mi prende con se. Dopo però... dopo dopo....il concorso di colpa c'è per tutti.
Forse è solo un mondo possibile…nell'impossibilità di altro.
Ma mi impegno giuro...a fare meglio e di più. Poi il rispetto è in tante cose...io non butterei mai una carta fuori dal cestino.. Non darei fuoco se non al caminetto o a una brace a carbonelle...si lo so sopra non dovrei metterci animelle e costatelle…ma devo pur mangiare!...e io…sono un buongustaio!
E' una vita che vivo immergendomi nel mare e nella natura. Biologico è il mio ritmo di vita e le cose che amo. Non potrei far danni nemmeno se volessi. E' un'armonia che mi è necessaria come l'aria e l'acqua e il mare…e l'amore. A pensarci è solo amore.
Il Pollino Teatro Festival è nato lo scorso anno...siamo alla seconda edizione...e
quest'anno almeno nelle intenzioni mi pare sia ancora migliore...Bruno parla di sollecitazioni...di stimoli...forse si...tanto  si fa e si dice che  un po’ qualcosina arriva e resta...è un impegno il nostro a comunicare il rispetto e l'amore per l'ambiente in cui viviamo e questa festa di spettacoli è il giusto palcoscenico per un anno di lavoro.
Si è pensato di mettere un po’ tutto il mondo in scena...anche perché il mondo è cosa di tutti…
Le storie, poi, anche quelle più lontane dalle nostre tradizioni...catturano e uniscono.
Un bambino è un bambino a qualsiasi latitudine...come i sentimenti. 
Ma chi c’è quest’anno?
Clovis Nzouakeu...so che è del Camerun ed è bravo. Ma se penso al Camerun penso ai miei 20 anni...e a quell'1 a 1...di una partita che ci aprì la strada alla vittoria dei mondiali dell'82. Che non certo si può dire fu eco sostenibile. Se i sogni lo sono eco, cioè puliti. Ma fu un sogno per un'intera generazione calcistica e non.
L'ho incontrato la prima volta allo svincolo per Francavilla sulla Sinnica...due grosse borse e un sorriso a 42 denti che metteva in mostra una dentatura simile a quella dei leoni delle sue storie...c’è stato subito feeling tra noi.
Domenico Colucci…Bruno ancora non ha capito che non si chiama Antonio ne Armando, ne Arturo e ne Vincenzo, ma va bene lo stesso…Domenico capiva ugualmente quando si rivolgeva a lui...e non se l’è mai presa che gli sbagliava sempre il nome, tranne quando l’ha chiamato Deborah, ma a tutto c’è un limite, e che cacchio!
Pane e Mate so che sono di Milano...fanno teatro-laboratorio…fanno…
e il pane è fare, fare il pane...
Mate, mi sono informato, è un'erba, meglio un infuso di erbe...originarie del sud America...che pare sazi come il pane...o più…
Ma non si deve esagerare...caldo si è scoperto che quasi possa far male..
Però fa caldo!...benché siamo alla fine dell’estate...ci saremmo aspettati qualcosina in meno...e non uno stracaldo asfissiante che a san Severino più che il golfino ti costringe alla mezza manica incollata, che non è un piatto di portata -mamma mia....penso sempre al cibo!-  ma uno slabbrato ibrido di montagna e mare...un mare monti ..si forse è una pietanza...E' fine agosto sarebbe bello il freschetto sulle alture...si pensa meglio e si lavora meglio..
Clovis di caldo se ne intende e i 38 li dovrebbe tollerare...eppure si accalda, suda come un caimano e si infuoca...è l'eccitazione...stiamo calmi!...stiamo calmi!.-dice-...la voglia di trasmettere di fare parole e storie lo deve aver messo in combustione...fatto è che mi sento agitato più che eccitato...e calmo non ci sto per niente. Però quando incomincia a narrare della sua gente....cominciamo a ballare tutti come indemoniati…sembravamo alla notte della taranta a Melpignano….
All'inizio Salvatore e Gianni di  Pane e Mate...non è che mi sono sembrati molto svegli...caspita per arrivare da san Severino a Pietrapica ci hanno messo più di un'ora e mi hanno chiamato 10  volte sul telefonino...però come spesso accade l'apparenza inganna....magari necessitano di satellitare per orientarsi...ma sono di una bravura incredibile nel rappresentare le loro storie. Gianni poi è addirittura geniale nel ricavare strumenti musicali e armonie da tutto quello che gli capita sottomano. E' un'eterna creazione la sua...è il trionfo del riciclo...dove tutto può animarsi e armonizzarsi una specie di pantarei ma più che tutto scorre o passa…al contrario tutto resta e si presta…pentarei allora direi... –parliamo di musica …pentagramma…pentarei...si capisce? -
Con gli stessi criteri misti di curiosità e scommessa...oltre che bravura...Salvatore si diverte a dare forma a burattini da scarpe vecchie, ombrelli rotti, e tutto ciò che tutti noi butteremmo lui …ci costruisce personaggi a cui presta la sua voce...e ne vengono fuori storie straordinarie .
E poi c'è Giuseppe...Maradei, dico. L'ho incontrato per la prima volta lo scorso anno…guardandolo pensai che non avrebbe potuto fare null'altro nella vita...con quella faccia un po’ così...penetra e domina la scena...signore indiscusso della "Assi e Tendoni" compagnia di tappezzeria...che gira ed è pure stabile..
Parlandoci poi...o ascoltandolo...ancora di più lo conferma...voce profonda vibrante...scenica. Quest'anno mi è venuto di drappeggiarlo...a proposito di tendaggi e affini...e quella barba filante con sopracciglia folte e truci…inutilmente messe a depistare il buono delle pupille...mi hanno fatto venire voglia di farlo io il mister...il regista...il mago…e l'ho trasformato nel terribile Osama…sim sala bin…ecco a voi..Osamamaradei...Dio dei mori...oddio ci somiglia davvero!!
Vado in giro...
Partecipo con l'occhio attento...a me il compito di documentare le immagini dell'evento...e orecchie naso e gola ancora più acuti  (senza passare per forza dall'otorinolaringoiatra per una messa a punto) a tutte le storie inscenate e decantate.
- Ohibò! mi verrebbe d'istinto...sarà l'ovetto kinder da cui esce il draghetto fumante piccino piccino...che poi si fa grande e salva la principessa che viveva in un castello...maccondino ndino ndello...dalle tristi nozze impostele per il bene del regno...che fumeggiando e scorreggiando si fa grande (troppo grande) e accende più del cane a cinque zampe dell'idrocarburi S.p.a. che forse ne tiene pure sei o sette...di zampe rapaci e succhia l'oro nero e le nostre tasche...trapana la nostra terra di Lucania...lu cane...e ci lascia l'aria irrespirabile con il contributo regionale...ma fa una mala fine...l'Eni? (magari!)..no il draghetto diventato grande e orchetto e allora venne  il suo anno...l'anno del dragone...e dopo aver servito e consentito...se ne fecero polpette..
O i semini del mondo che l'albero Lucia...che quando s'allampa s'allampa...infuocato da che? da un fulmine a ciel sereno?...mette in salvo grazie al nibbio Bruno specie protetta...che ci ha messo il becco...e trasvolando li sputa dal cielo...della serie vir' u ciel che te men'...assicurando così il nuovo raccolto…
( n.d.r. " Renzo non c'era, era a cena con un certo signore di cui non si può dire il nome...per barattare sotto a una pasta e fagioli con la cotica e una mezza (diciamo pure una e mezzo) bottiglia di rosso del Vulture, la promessa che se chiude un occhio e li fa sposare non si faranno più vedere in giro...improbabile tutto...senza ricorrere:
  1. versamento in anonimato all'innominato di un contributo di solidarietà "spontaneo" e senza nulla a pretendere.
  2. tizzone arroventato ricavato da un ramo secco dell'albero lucia con cui cecargli l'altro occhio…quello che non era chiuso.
  3. essere costretti a venir fuori allo scoperto senza voler emulare a forza Stanislao Mouliski..e ammetterlo una buona volta...e per tutte...che Renzo non è altri che Bruno il nibbio...e l'albero a cui chiedeva la pargoletta mano era  la sua Lucia...sotto le chiome sparse c'era lei...e dunque se ne andasse a  lavare i panni sporchi nell'Arno che poi lo denunciamo noi...Manzonini in erba....per tensioattivi e additivi…trote morte e magari fosse il trota Renzo di Bossi jr.)
I semi se non sbaglio erano della speranza!...............Sarà...sarà...ma mi viene da pensare...che già fa caldo...e c'è troppo fuoco.. il fuoco distrugge ma dalle ceneri si rinasce…salvifico ?....Forse.
Lo cunto de li cunti...che non tornano...o ritornano...pensavo fosse una partita doppia con qualche piccolo "ritocco" all' iva aggiunta...o del Basile  una riedizione riveduta riassunta e s-corretta...e invece era Biagio che se la cantava e contava..- canto e cunti -.ma erano belli i suoi canti di sdegno indegnamente rivolti al gentil sesso...misoginia a parte...insomma…beh…diciamo che io sono d’accordo con lui.. anzi dico di più come diceva mio padre :
" Femmen porc e can....semp’ cu na mazza man"....zitt...zitt..che Nicole e Lucia stanno a distribuire  i semi (meno male che non mi hanno sentito)..ma che sò?.. di girasoli?...ma che ci stanno dei pappagalli in sala?...Oddio...un paio si...fuori di più. Mah!...siamo sicuri poi...li dovremmo piantare...potremmo avere delle "divertenti" sorprese...chissà!
I giorni sono tre...le notti pure. E siamo in tanti all'ostello Charles Darwin...non so se la specie si è evoluta...e bene…ancora ci sono i segni  degli anni dei campi WWF...troneggia tra tutti l'ingiallita lode/ode alla barbara polpetta di Maria la cuoca..."o  la sanguinaria"....Quanti ricordi!!! Quanti anni!!!...a rincorrere bimbi e sogni.
Assunta, Fabio, Gianluca, Clovis, Domenico, Giuseppe, il sottoscritto....sottocoperta assieme. L'alba...si fa per dire...la saluto io...mi raggiunge Clovis che si riscalda i muscoli ( i suoi esercizi di stile-strech)  necessari per lo spettacolo...e la voce simulando il ruggito...che a me pare più un muggito e pure ansimante di una leonessa afrocubana..che aspetta "impaziente" il suo leone-maschio. Fa caldo!!!...Si si..si..
E poi ci sono io...ma di me non posso dire...poi CHE C'E' DA DIRE!!..dai sentiamo (tono vagamente intimidatorio)..che finisce con un ruggito simile a quelli dei leoni di Clovis nel peggiore dei casi oppure, come si sa, la  migliore parola è quella che non si dice...e che comunque comincerebbe con un ruggito...nel caso contrario..(e uguale) : vedi proprietà commutativa). Per cui potrei lasciare l'ingrato e ignoto compito alla mia ac-compagnatrice che in un lastminute di vita...senza bagagli e senza partenze…dovrebbe circumnavigarmi scendere a valle risalire la corrente…incontrare qualche salmone e invitarlo al pranzo di Natale (senza dirgli che sarebbe preferibile si accompagni con una panna delicata, della vodka e delle pennette di semola di grano duro…che è la morte sua)... e tentare di dirmi  cosa? Boh…non lo so.
Ma non c’era….
Il festival si conclude con Maradei..la sera di domenica 28 agosto...un cast di 25 attori,
La piazza gremita...c'erano tutti i parenti, fratelli sorelle cognati e cugini di primo e secondo grado...un successone...sembrava piazza di Spagna a Roma nella notte delle stelle...mi giravo intorno cercando Fabrizio Frizzi…che non c’era…c’era nonno Ottorino però, molto ma molto più simpatico!

L'anno prossimo e per i prossimi vent'anni come ha auspicato il sindaco...vorremmo esserci ancora tutti...
Arrivederci..


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