di Bruno Niola. Powered by Blogger.

Valori che sostengono le nostre azioni educative

Il problema della conservazione della natura è senza dubbio un problema con mille sfaccettature di tipo tecnico-scientifico ma è fondamentalmente un problema di carattere culturale. Lungo la strada alla sostenibilità, l'Educazione Ambientale si propone di agire sui modelli culturali di riferimento, sugli stili di vita, sugli approcci di pensiero alla realtà, sui valori, sull'etica per diffondere consapevolezza e stimolare il maggior numero di persone, adulti e ragazzi, a prendersi cura della propria grande casa, la Terra. […](da Federica Di Luca Il Mantello di Arlecchino) 
In tale ottica ruolo del WWF è quello
- di agente del cambiamento culturale che promuova il passaggio da una cultura consumistica e predatoria a una cultura basata sulla valorizzazione e sulla cura,
- e di soggetto portatore consapevole di valori mirati al vivere sostenibile
al fine di costruire una cultura del limite che sia amplificazione e non riduzione del sé e della comunità e una cultura della cittadinanza attiva
La consapevolezza di far parte di un sistema di relazioni complesse (dei nostri bisogni, dell’ambiente che ci circonda, dei nostri doveri e dei nostri diritti, della sfera locale e quella globale). 

Il rispetto per noi stessi e per ciò che ci fa vivere, per il diverso e per le sue opinioni, per ciò che ci circonda (la Natura e la sua sacralità), per l’evoluzione delle cose in tutte le sue forme è un altro dei valori principali come consapevolezza di essere inseriti in una rete di rapporti e non al vertice di una piramide (contrapposto a una logica basata sull’utilitarismo e dell’antropocentrismo).
Ciò porta ad una buona disponibilità alla contaminazione e ad una predisposizione all’ascolto degli altri, e delle situazioni, e una conseguente flessibilità, alla condivisione e alla collaborazione.
Il cercare la coerenza tra idee e vissuto porta a ricercare la semplicità e l’essenzialità come elementi chiave del benessere personale e delle qualità delle nostre relazioni con ciò che ci circonda. Fare attenzione alle qualità delle relazioni e dei tempi, l’essere sensibile alla bellezza delle cose con una conseguente ricerca dell’armonia e dell’equilibrio. Ciò si esprime in una forte vocazione ad insegnare ad apprezzare la bellezza come espressione di equilibrio e di garbo.
Di fronte al livello di complessità del problema ambientale va valorizzato il contributo di tutti, perché non c'è "esperto" che abbia "la soluzione". Da qui deriva il senso della responsabilità personale e comunitaria come capacità e competenza. Ciò significa anche essere convinti che le persone possano essere capaci di attivarsi nel proprio contesto di vita per migliorarne la qualità e che all'interno delle comunità ci sia la forza, la creatività e le competenze per poter intervenire sul territorio: per questo motivo cerchiamo di attivare processi che partano dal basso.
A fianco di questi valori forti si riscontra una spiccata vocazione al senso critico, una sorta di leggerezza, di un approccio scevro da razionalismi/accademicità, di laicismo nell’affrontare le varie tematiche con una buona dose di scetticismo verso le soluzioni troppo facili e schematiche: non abbiamo la verità in tasca. Quindi cerchiamo di adottare un atteggiamento umile nel senso di cercare il contributo degli altri.
 

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